Ma è stato in questi ultimi 9 anni che ho fatto le scoperte e le esperienze che mi hanno fatto crescere in maniera esponenziale.

Una profonda crisi esistenziale, mi ha fatto prendere consapevolezza che dovevo uscire dalla mia zona di comfort per vivere in modo più profondo e consapevole.
Non è stato facile!

Paure di ogni tipo, sensi di colpa, difficoltà da superare che parevano insormontabili, giudizi poco lusinghieri di persone che mai avresti immaginato, sono solo alcune delle prove che mi sono trovato a dover superare. 
Di colpo sembrava che il mondo fosse diventato un luogo ostile e pericoloso.

Ho fatto errori?

Oh si… un sacco di errori. Mi sono “sbucciato” le ginocchia parecchie volte. Mi sono trovato sul punto di abbandonare tutto, altrettante. Mi sembrava di essere dentro una tempesta senza più via d’uscita, senza possibilità di salvezza. Un povero naufrago in mezzo a venti e intemperie che soffiavano da ogni dove, aggrappato ad una barchetta sgangherata e sul punto di affondare ad ogni momento.

Per un qualche fatto del destino, o per una sfortuna che sembrava essersi svegliata di colpo, mi sono ritrovato quasi da un giorno all’altro senza quasi più niente.

• Difficoltà a livello lavorativo che sembravano aumentare di giorno in giorno;
• Rapporti familiari sempre più difficili e litigiosi: con discussioni all’ordine del giorno sia con il coniuge che con i figli;
• Frequenti emicranie e mal di testa;
• Difficoltà ad addormentarmi oppure stare ore e ore nel cuore della notte a rimuginare;
• Una continua serie di “te l’avevo detto”, di “porte chiuse” e di giudizi poco lusinghieri;
• Una sensazione di solitudine e di peso insopportabile che mi faceva giungere a sera senza energie;
• Sempre più scarsità di soldi, spese per la casa e la famiglia che non riuscivo più a sostenere;
• Una sensazione di tristezza e angoscia che mi accompagnava ovunque.

 

E più cercavo soluzioni e più tutto sembrava andare di male in peggio.

Sembrava solo che tutte le sventure si fossero coalizzate per mandarmi KO.

Ero disperato e mi vedevo senza più alcuna speranza:

Mi sentivo abbandonato da tutto e da tutti, mi sentivo tradito negli affetti più cari.

Una sensazione tremenda che ti toglie ogni voglia di reagire….

E tutto era precipitato ad una velocità pazzesca.

In pratica, quasi di colpo, mi ero svegliato senza lavoro, senza casa, senza famiglia, senza soldi e senza un posto dove andare.

Ma soprattutto, mi ero svegliato senza dignità!

Mi sentivo un fallito totale sotto tutti i punti di vista.

Non sapevo cosa fare, dove andare, che soluzioni prendere.

Passavo dai momenti in cui camminavo senza meta a quelli in cui volevo chiudere quest’esistenza per sempre.

Ero precipitato all’inferno … ed era nero, più nero della pece.

Oltretutto, da bravo sostenitore “dell’uomo che non deve chiedere mai”, ero convinto di dovercela fare da solo o sarebbe stato meglio farla finita per sempre.

Poi un giorno… in un momento di lucidità mentale o per qualche altro motivo, mi sono deciso a chiedere aiuto.

Mi è costato una fatica pazzesca, altro che quella di Ercole.

Oramai di “testate ai muri” ne avevo date così tante e senza ottenere nulla che non mi restava che una cosa da fare.

Anzi due… o farla finita per sempre o chiedere aiuto.

Ero talmente disperato che mi sentivo come se non avessi più nulla da perdere.

Avevo toccato il fondo… più in basso di così non potevo andare.

Eppure, quando oramai mi sentivo senza più forze, senza più via d’uscita, qualcosa dentro di me mi diceva di non mollare, di continuare a cercare con quel poco che mi rimaneva.

E non ho mai smesso di cercare, di sperimentare nuove “terre”, di cercare nuovi lidi. (L’elenco all’inizio sono alcune delle ricerche che ho fatto)